ODISSEY

La  memoria si frantuma e si dissolve in un eterno presente “fino a perdersi nel nulla della totale insignificanza”. (Gabriel García Márquez - Cent’anni di solitudine)

La società contemporanea produce incessantemente oggetti, immagini ed esperienze destinate all’obsolescenza. Come un archeologo ricostruisco frammenti ritrovati, cercando dapprima di decifrarli e poi di reinterpretarli per assegnargli una nuova vita.

Ho perlustrato mercatini dell’usato in varie città Europee attendendo con pazienza la fine della giornata lavorativa, quando le strade si costellavano di piccoli oggetti invenduti, rotti, e frantumati dal passaggio dei pedoni, auto e camion della nettezza urbana. Attendevo che compissero la loro metamorfosi naturale per poi fotografarli con una vecchia Minolta degli anni 70 cercando di ottenere una composizione armonica come se fluttuassero: l’asfalto si è trasformato in spazio. 

Attraverso il ribaltamento si perde il senso di orientamento cosi come senza radici non si ritrova più la strada di casa.


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